Domenica 29 Dicembre 2024 - Mercoledì 01 Gennaio 2025

CAPODANNO ALLA CORTE ESTENSE

Ferrara e “l’incendio del Castello”
Definita dagli studiosi il capolavoro tra le città d’arte italiane, Ferrara ancora oggi lascia il visitatore senza parole per la sua bellezza e vitalità. Merito di una grande dinastia e della più celebrata scuola umanistica del Rinascimento, fu creazione cosciente emanata dalla combinazione tra elementi estetici e razionali, definita in invidiabile equilibrio tra uno sviluppo urbano a misura d’uomo e lo sfarzo di una corte rinascimentale. Centro per secoli d’irradiazione culturale, Ferrara è anche una città dalla doppia anima. Qui trovò rifugio una delle più famose e diffamate donne della storia Lucrezia Borgia, che firmandosi “Felice Ferrarese” riassumeva in questa sigla il fascino e il mistero della sua singolare storia. Qui Giorgio De Chirico sentì di aver trovato lo spazio che aveva soltanto immaginato, e infatti Ferrara è anche città metafisica “per chi, percependone l’atmosfera sospesa, lascia vagare lo sguardo tra le strade dritte all’infinito, per chi si sofferma sulle sue luci e ombre nette e perentorie e sui suoi angoli incantati, ascoltandone semplicemente il silenzio”. Vittima illustre del terremoto del 2012, Ferrara oggi è finalmente rinata, più forte e splendida di prima, con la Cattedrale e i suoi celebri palazzi rimessi a nuovo, con un ampliata e più completa offerta culturale, nel solco delle sue tradizioni più antiche, tra le quali si inserisce di diritto uno spettacolo pirotecnico unico al mondo: l’incendio del Castello, dove migliaia di fuochi d'artificio a ritmo di musica, su torri e balconate, accenderanno alla mezzanotte del 31 dicembre il Castello Estense.

Venerdì 21 - Sabato 22 Febbraio 2025

SPOLETO

Dalla città romana al ducato longobardo, fino ai maestri rinascimentali
Circondata dai monti Martani e dalle muraglie verdi della val Nerina, Spoleto come dicono gli Umbri è città aristocratica sin dai tempi in cui venne fondata. Incute rispetto e ammirazione per l’eleganza delle vie, per il complesso disegno urbano rinascimentale, per i palazzi nobiliari solidi e imponenti come solo nella Roma papalina, per quelle atmosfere silenziose e assorte anche in periodo di festival dei Due Mondi, l’evento che l’ha trasformata in raffinatissima città-palcoscenico. Di lei nei secoli s’infatuarono in primis Michelangelo che di essa scriveva all’amico Vasari, poi Giosuè Carducci, Gabriele d’Annunzio, o il pittore William Turner, mentre Stendhal si diceva ammirato dalla “passeggiata” che dal centro storico s’insinua tra il verde dei colli circostanti. Città antichissima, sorta ai piedi del Monteluco, luogo di antichi eremi, fu florido municipio romano, i cui segni sono ancora evidenti nell’abitato moderno. Sede episcopale, dal IV secolo d.C., svolse un ruolo politico fondamentale dopo l’arrivo dei Longobardi in Italia, il Ducato longobardo di Spoleto arrivò infatti a comprendere buona parte dell’Italia centrale, fino a che con la sua caduta passò sotto il controllo delle dinastie franche e tedesche. Oggi il curatissimo centro storico riflette la sua storia millenaria, tra monumentali resti romani, suggestive chiese dall’architettura purissima, l’imponente e severa sagoma della Rocca albornoziana, che domina la città dall’alto, e il ricchissimo e prezioso Duomo, scrigno di raffinate opere d’arte medioevali e rinascimentali.

Venerdì 14 - Sabato 15 Marzo 2025

IL GRANDE PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

Un esaltante itinerario alla scoperta delle nuove aperture e del rinnovato sito archeologico di Pompei, e delle Ville romane di Castellammare di Stabia e di Torre Annunziata
A seguito del Grande Progetto Pompei, voluto dal Governo italiano con decreto legge del 2011, e mirato alla riqualificazione del più famoso e più importante sito archeologico del mondo, sono iniziati a partire dal marzo del 2012 una serie importantissima di progetti di riqualificazione e restauro, che hanno interessato diversi settori dello scavo, al punto da restituirci ad oggi una Nuova Pompei, più fruibile, più ampia nel settore di visita e se possibile ancora più suggestiva. Il nostro viaggio si concentrerà inoltre sulle poco conosciute “ville stabiane” perfettamente e incredibilmente conservate, nella quali si potrà realmente toccare con mano la vita del primo secolo dopo Cristo e la grande tragedia che ha coinvolto quei territori con l’eruzione del Vesuvio. La cittadina di Castellammare di Stabia, affacciata sul mare, condivise infatti la sorte delle sue più famose “sorelle”, Pompei ed Ercolano, riportando alla luce ai giorni nostri estese aree archeologiche di straordinaria importanza. Infine sarà bello tornare a visitare la celebre villa di Oplontis, al centro dell’abitato moderno di Torre Annunziata, il cui toponimo, inserito in un’antica mappa, indicava alcune strutture posizionate tra Ercolano e Pompei.

Giovedì 10 - Sabato 12 Aprile 2025

UNA STAGIONE IRRIPETIBILE. VILLE E GIARDINI MEDICEI

Un itinerario da veri intenditori è quello che il pennino propone per un fine settimana d’autore. Il percorso si snoderà nella campagna toscana a nord di Firenze, tra i boschi del Mugello, la collina di Fiesole, e la piana di Prato e Pistoia alle pendici dell’Appennino, e andrà alla scoperta delle Ville Medicee, cioè quelle dimore che i Medici, costruirono o restaurarono per soggiornarvi durante i periodi di riposo, e che ancora oggi segnano con eleganza un paesaggio unico al mondo. Dimore inaspettate, maestose e sorprendenti, la cui realizzazione fu affidata sempre ad artisti importantissimi, che ne fecero edifici da sogno, custodi dell’essenza di un territorio e di una famiglia che ha fatto la storia. In un periodo che abbraccia circa tre secoli, la famiglia Medici riuscì a trasformare, attraverso una capillare e precisa organizzazione tecnica ed estetica, il concetto di residenza rurale aristocratica medievale in vere e proprie ville raffinate e lussuose, dedicate al tempo libero, alle arti e alla conoscenza. In esse e nei loro preziosi e bellissimi giardini, gli artisti dell’epoca riuscirono a sperimentare soluzioni architettoniche e decorative innovative, promuovendo all’aprirsi dell’Umanesimo e del Rinascimento un nuovo stile di vita, riflesso di ambizioni politiche ed economiche, e testimonianza eccezionale di mecenatismo, divenendo modello indiscusso non solo in Italia ma nell’Europa moderna.